Ottobre è l’inizio della stagione olearia e finalmente siamo arrivati al momento del raccolto.
Ma noi durante l’anno non ci siamo mai fermati, abbiamo trascorso un anno di lavoro nei nostri oliveti: quelli che ci sono stati affidati dai nostri soci e che fanno parte della nostra azienda agricola.
Infatti la nostra cooperativa agricola si è strutturata diventando anche azienda agricola biologica, siamo seguiti da agronomi e tecnici per la conduzione degli oliveti in biologico nel nostro territorio. Gli oliveti che ci sono stati affidati dai nostri soci, sono più o meno estesi e costituiscono il patrimonio paesaggistico collinare dell’Umbria meridionale.
Dal lavoro che si svolge ogni anno negli oliveti che curiamo, si produce l’olio extra vergine biologico.
Cosa significa olio extra vergine di oliva biologico?
Un olio che nasce da coltivazioni naturali che preservano la fertilità del suolo e la biodiversità.
Sono vietati concimi minerali e pesticidi chimici e vengono utilizzati solo concimi organici. Le olive sono autoctone e lavorate nel nostro frantoio certificato per garantirne la qualità.
L’olio biologico che viene prodotto così nel nostro territorio è destinato non solo alle famiglie dei nostri soci ma anche alla fornitura di mense scolastiche e dei ristoranti della zona.
Gennaio, febbraio e marzo
Durante i mesi freddi abbiamo provveduto alla potatura, in alcuni casi di riforma e in altri di mantenimento, specie per gli oliveti già recuperati da anni di incolto.
In seguito abbiamo fatto la concimazione con prodotti biologici degli oliveti che abbiamo in cura.
Abbiamo concimato sia con concime fogliare biologico, per stimolare e nutrire le piante, sia con il classico concime organico biologico per aumentare la fertilità biologica e fisica del terreno.
Per questa fase è stato usato un prodotto che migliora l’humus del terreno, ripristina e mantiene i livelli di sostanza organica.
Aprile, maggio e giugno
In primavera è stata controllata la fioritura delle piante d’olivo, seguendo il processo di allegagione mentre si effettuavano gli sfalci negli oliveti a fine maggio. Infatti anche la trinciatura permette di apportare nutrimento organico sui terreni degli oliveti. In più abbiamo fatto un primo trattamento con concime fogliare a base di rame, boro e altri prodotti consentiti in agricoltura biologica.
Luglio, agosto e settembre
Durante l’estate è stato seguito il monitoraggio contro la mosca olearia. Bactrocera oleae, ovvero la mosca dell’olivo, piccolo insetto che danneggia le olive compromettendo il raccolto sia nella quantità che per la qualità dell’olio che viene prodotto.
Ci siamo affidati alla Farina di Basalto per proteggere il nostro raccolto: un prodotto biologico che non inquina l’ambiente, rispetta gli insetti impollinatori e difende le olive dal malefico insetto che rovina le drupe.
I vantaggi di questo prodotto naturale sono molteplici, oltre a nutrire la pianta e stimolare la fioritura e includono l’apporto di elementi minerali per la costituzione delle riserve autunnali e invernali, l’aumento della componente fenolica e il sostegno dell’inolizione, ovvero la fase di maturazione della drupa dell’olivo, in cui c’è l’aumento della componente lipidica dei frutti.
In più questi trattamenti svolgono un’azione cicatrizzante dopo i danni alla raccolta, ai tagli da potatura e ai danni da gelo, aiutano la prevenzione e la difesa da patogeni fungini e batterici come occhio di pavone e rogna dell’olivo, contribuiscono all’apporto minerale per la ripresa vegetativa.
Ottobre: il raccolto. Ci siamo.
Il momento del raccolto per noi è sempre una festa, impegnativo sì, ma anche un momento in cui tutta la comunità di agricoltori si ritrova qui al frantoio.
La raccolta delle olive è una tradizione che si tramanda da generazioni, caratterizzando il territorio umbro e contribuendo a definirne la sua identità.
Ogni anno, l’attesa per il momento della raccolta diventa palpabile, e l’intera comunità si mobilita per partecipare a questo importante appuntamento.
Le olive vengono raccolte per lo più a mano, con cura e passione.
Questo lavoro non solo fornisce uno dei prodotti più rinomati del territorio, ma rappresenta anche un momento di condivisione e coesione sociale.